INABILITA' E LAVORO: COS'E', COSA COMPORTA

INABILITA' E LAVORO: COS'E', COSA COMPORTA

INABILITA' E LAVORO: COS'E', COSA COMPORTA

"L'inabilità al lavoro è una condizione di salute che dà diritto alla pensione."


Per inabilità al lavoro si intende una condizione che impedisce a un individuo di svolgere qualsiasi attività lavorativa, sia essa la sua professione abituale o qualsiasi altra mansione compatibile con le sue capacità residue.


Chi è inabile al lavoro


Per essere considerati inabili al lavoro, è necessario che la persona presenti una ridotta capacità lavorativa superiore al 66%. Tale riduzione può essere:


  • Totale: l’individuo non è in grado di svolgere alcuna attività lavorativa.
  • Permanente: la riduzione della capacità lavorativa è presumibilmente irreversibile.


Inabilità al lavoro: quali patologie riguarda?


Le patologie che possono portare all’inabilità al lavoro sono numerose e variegate.

Tuttavia possiamo classificarle come quelle che sono interessate dai seguenti casi:


  • Malattie invalidanti: gravi patologie fisiche o psichiche che compromettono le capacità lavorative.
  • Incidenti sul lavoro: eventi traumatici che causano lesioni permanenti e invalidanti.
  • Infortuni gravi: eventi traumatici che causano lesioni permanenti e invalidanti.


Invalidità civile 100 e inabilità al lavoro sono condizioni differenti


L’invalidità civile al 100% non implica necessariamente l’inabilità al lavoro.


  • L’invalidità civile valuta la capacità di svolgere le attività quotidiane.
  • L’inabilità al lavoro si concentra sulla capacità di svolgere un’attività lavorativa.


Con l’inabilità al lavoro si può lavorare?


In linea di massima, no. L’inabilità al lavoro implica l’impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Tuttavia, in alcuni casi specifici, è possibile svolgere un lavoro leggero o compatibile con le proprie capacità residue. In tali circostanze, l’inabilità al lavoro può essere riconosciuta in modo parziale. Vediamo quali sono le differenze tra inabilità al lavoro parziale e permanente.


Inabilità parziale al lavoro


L’inabilità parziale al lavoro si verifica quando la riduzione della capacità lavorativa è compresa tra il 33% e il 66%. In questo caso, l’individuo può svolgere un lavoro leggero o compatibile con le proprie capacità residue.


Inabilità al lavoro permanente


L’inabilità al lavoro permanente è una condizione irreversibile che impedisce all’individuo di svolgere qualsiasi attività lavorativa.


Certificato di Inabilità al Lavoro del Collegio Medico


Cosa attesta questo certificato?


  • Idoneità/Inidoneità alle mansioni specifiche: verifica se il lavoratore ha le capacità psico-fisiche per svolgere le sue mansioni in modo sicuro e senza rischi per la sua salute.
  • Inabilità assoluta e permanente a qualsiasi lavoro proficuo: determina se il lavoratore è completamente e permanentemente inabile a svolgere qualsiasi attività lavorativa proficua.


Come richiedere il certificato?


  • Certificato di idoneità/Inidoneità alle mansioni specifiche: può essere richiesta dal datore di lavoro o dal lavoratore tramite il datore di lavoro. Il lavoratore non può contattare direttamente l’ASL per questa richiesta.
  • Certificato di inabilità a qualsiasi lavoro proficuo: può essere richiesta dal datore di lavoro, dall’INPS o dal lavoratore.


Differenza tra idoneità e inabilità


  • Idoneità: il lavoratore ha le capacità psico-fisiche per svolgere le sue mansioni in modo sicuro e senza rischi per la sua salute.
  • Inidoneità: il lavoratore non ha le capacità psico-fisiche per svolgere le sue mansioni in modo sicuro e senza rischi per la sua salute.
  • Inabilità: il lavoratore è completamente e permanentemente inabile a svolgere qualsiasi attività lavorativa proficua.


Iter per la richiesta di accertamento visita collegiale per inabilità al lavoro


  1. Il datore di lavoro o il lavoratore (tramite il datore di lavoro) inoltra la richiesta all’ASL.
  2. L’ASL convoca il lavoratore per la visita collegiale.
  3. La visita collegiale è composta da un medico legale e da altri specialisti in base alla patologia del lavoratore.
  4. Al termine della visita, il Collegio Medico redige un verbale con l’esito dell’accertamento.
  5. Il verbale viene inviato al datore di lavoro e al lavoratore.


In caso di inidoneità o inabilità:


  • Il datore di lavoro deve readimpiegare il lavoratore in mansioni compatibili con le sue capacità psico-fisiche.
  • Se il reimpiego non è possibile, il lavoratore può avere diritto a:
  • Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego)
  • Invalidità civile
  • Pensione di inabilità


La legge 335 per inabilità al lavoro


Qualora un dipendente pubblico non sia in grado di proseguire l’attività lavorativa per l’aggravamento del proprio stato di salute, può chiedere al proprio ente datore di lavoro di essere sottoposto alla visita medico-collegiale per il riconoscimento dell’inabilità.


Con effetto dal 1° gennaio 1996, l’articolo 2, comma 12, della legge 8 agosto 1995, n. 335 prevede il diritto a conseguire un trattamento pensionistico nei casi in cui la cessazione del servizio sia dovuta a infermità non dipendente da causa di servizio e per la quale gli interessati si trovino «nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa».


Pensione di Inabilità al lavoro


La Pensione di Inabilità è una prestazione economica erogata dall’INPS ai cittadini che si trovano in una condizione di inabilità lavorativa totale e permanente (100%), e che versano in stato di bisogno economico. Per ottenere tale pensione è necessario avere i seguenti requisiti:


  • Inabilità lavorativa totale e permanente (100%): Riconosciuta da una commissione medica dell’INPS.
  • Reddito inferiore alla soglia di legge: Per il 2023, il limite di reddito è di 17.920,00 euro annui.
  • Età compresa tra i 18 e i 67 anni: Per i cittadini che superano i 67 anni, la pensione di inabilità viene automaticamente convertita in pensione di vecchiaia.
  • Cittadinanza italiana: Oppure, per i cittadini stranieri, iscrizione all’anagrafe del comune di residenza o permesso di soggiorno di almeno un anno.
  • Residenza stabile e abituale in Italia: Per i cittadini stranieri extracomunitari.


La Pensione di Inabilità è compatibile con:


  • Prestazioni erogate a titolo di invalidità per causa di guerra, di lavoro o di servizio, purché la patologia o menomazione sia diversa.
  • Pensioni dirette di invalidità erogate dall’AGO, dai fondi per i lavoratori autonomi e da altre gestioni pensionistiche obbligatorie.


Come fare domanda di Inabilità al lavoro e ottenere la relativa pensione


La pensione anticipata per invalidità è un beneficio destinato a coloro che devono interrompere la propria attività lavorativa a causa di una condizione di salute permanente che li rende inabili al lavoro. Questo tipo di pensione fornisce un supporto finanziario, assicurando un reddito stabile prima dell’età pensionabile normale.


  • Richiedere il riconoscimento dell’invalidità totale e permanente:
  • Presentare domanda all’INPS.
  • Sottoporsi a visita medica presso una commissione medico legale dell’INPS.
  • Presentare domanda di Pensione anticipata per Inabilità
  • Compilare il modulo online o cartaceo.

Inviare la domanda all’INPS, corredata di:

  • Verbale di riconoscimento dell’invalidità totale e permanente.
  • Documentazione anagrafica e reddituale.


Iter di riconoscimento:


  • L’INPS verifica i requisiti sanitari e amministrativi.
  • In caso di esito positivo, l’INPS emette un decreto di concessione della pensione.
  • La pensione viene erogata tramite assegno di inabilità al lavoro con decorrenza dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.


Novità sulla Pensione Anticipata per Invalidità


La Legge di Bilancio del 29 dicembre 2023 ha confermato le casistiche di pensione anticipata valide anche lo scorso anno, come Opzione donna, Quota 103, e APE Sociale.


Requisiti per l’Accesso


Il richiedente deve essere iscritto all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o alla Gestione Separata INPS. La legge esclude dipendenti pubblici e lavoratori autonomi. Secondo il decreto Amato, l’invalidità deve essere pari o superiore all’80%. Ad esempio, chi ha un’invalidità civile al 50% non può accedere alla pensione anticipata.


Requisiti Anagrafici e Contributivi


Per i soggetti con un’invalidità dell’80% o superiore, sono richiesti 61 anni di età e 20 anni di contributi per gli uomini, mentre per le donne sono necessari 56 anni di età, di cui 20 di contributi. Per i non vedenti, sono richiesti 56 anni di età per gli uomini, 51 per le donne, e 10 anni di contributi, eventualmente dal momento della cecità.


Procedura per Ottenere la Pensione


La richiesta della pensione anticipata per invalidità può essere presentata attraverso il sito INPS, il call center o un patronato. La finestra mobile di 12 mesi offre un periodo tra la maturazione del diritto e l’inizio dell’assegno pensionistico. Tuttavia, nel periodo non lavorato, non verranno accumulati ulteriori contributi.


Calcolo pensione anticipata per inabilità al lavoro: come fare?


L’importo della pensione di inabilità civile per il 2024 è fissato a 333,33 euro mensili. Tuttavia, per poter beneficiare di questa pensione, è necessario soddisfare anche il requisito del limite massimo di reddito personale annuo, stabilito a 19.461,12 euro per l’anno in corso. È importante notare che una maggiorazione della pensione di inabilità civile, pari a 401,72 euro, è prevista per coloro che sono classificati come invalidi civili totali, sordomuti o ciechi totali.


Diritti del malato - Tratto da disabilinews.com - di Herald H. - Marzo 2024

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