DISABILITA': TROVARE LAVORO

DISABILITA': TROVARE LAVORO

DISABILITA': TROVARE LAVORO

Trovare lavoro con disabilità non è semplice. Inutile essere ottimisti, le sfide da affrontare sono tante. Eppure le possibilità esistono e non mancano le aziende aperte all’occupazione di persone disabili. Ecco dei consigli per agevolarti nella ricerca.


Trovare lavoro con disabilità: consigli


Negli ultimi anni, il tema delle condizioni di vita delle persone con disabilità è diventato di grande importanza sia a livello politico che per chi desidera approfondirlo. Moltissime aziende ritengono cruciale offrire opportunità di lavoro a persone con disabilità. Tuttavia, come abbiamo detto in apertura, per chi si trova in questa situazione e si approccia a trovare lavoro con disabilità, ci sono sfide uniche che possono rendere più complesso il processo di ricerca e il successivo colloquio. Per facilitarti la ricerca, ti forniamo una serie di consigli, che ti permetteranno sia di affrontare meglio la ricerca e i colloqui di lavoro e sia di cercare dove ci possono essere per te più possibilità. Cominciamo.


Attenzione alla componente psicologica


Cercare lavoro può essere un’esperienza emotivamente intensa per chiunque, ma se hai una disabilità, potresti sentire una pressione aggiuntiva. Spesso, le persone con disabilità si trovano a lottare con due sentimenti contrastanti: la paura del pregiudizio e il desiderio di dimostrare le proprie competenze. Tuttavia, trovare un lavoro può portare a una maggiore indipendenza e un senso di scopo. Oggigiorni c’è una crescente apertura verso la diversità, anche nel mondo del lavoro. Ci sono politiche di inclusione che mirano a supportare le persone con disabilità. Quindi, se ti preoccupa che i futuri datori di lavoro siano prevenuti, ricorda che spesso è accade il contrario. Per esempio, le aziende sopra i 15 dipendenti hanno l’obbligo di assunzione di persone con disabilità, che possono assumere sia tramite collocamento mirato che a prescindere dall’iscrizione alle categorie protette.


È importante che conosca i tuoi punti di forza


Quando si tratta di disabilità e lavoro, per trovare lavoro con disabilitò è importante mettere in evidenza i tuoi punti di forza anziché concentrarsi sulla disabilità stessa. È essenziale sapere che un datore di lavoro non può legalmente chiederti informazioni sulla tua salute, e non sei obbligato a rispondere se lo fa.

Per iniziare, dovresti identificare le tue migliori qualità personali e professionali. Questo ti aiuterebbe a costruire fiducia in te stesso e a capire quale tipo di lavoro ti piacerebbe fare e in quale ambiente ti troveresti a tuo agio. Ecco alcune domande da considerare:


  • Quali sono i miei interessi principali?
  • Quali esperienze ho accumulato?
  • Quali lavori potrebbero sfruttare le mie competenze e passioni?
  • Avrei bisogno di ulteriore formazione per il lavoro desiderato?
  • Come posso distinguermi grazie alle mie competenze?


Questo esercizio ti aiuterà a raccogliere materiale prezioso da includere nel tuo curriculum vitae, che è uno strumento essenziale per il processo di ricerca del lavoro. Oltre alle esperienze lavorative, ricorda di evidenziare i tuoi successi passati e le migliorie che hai apportato alle aziende precedenti.

Anche i dettagli ritenuti meno interessanti sono importanti, ma assicurati di rimanere focalizzato sull’ambito lavorativo.


Perché si nasconde la disabilità sul lavoro, perché la gran parte dei lavoratori fragili nega in azienda la sua condizione?


La risposta è ovvia: teme discriminazioni. Uno studio internazionale, che include l’Italia, disegna un quadro preoccupante sulle condizioni di lavoro per le persone con fragilità (compresa la difficoltà a trovare un’occupazione).


Attenzione al curriculum


Il curriculum è come la tua carta d’identità quando vuoi trovare lavoro con disabilità. È un documento importante che mostra cosa sai fare e chi sei come persona. Puoi mettere in evidenza le tue abilità professionali e personali in modo sicuro, cose che potresti avere paura di dire di persona. Come abbiamo detto, non è obbligatorio menzionare la tua disabilità nel curriculum, a meno che tu non pensi che possa influenzare il lavoro che stai cercando. L’importante è essere onesti. Il curriculum ti dà anche l’opportunità di migliorare ciò che scrivi, evitando errori grammaticali e usando un linguaggio adatto al lavoro che vuoi fare. Gli errori possono dar l’idea che non presti attenzione ai dettagli. Un altro suggerimento è quello di inviare una mail di ringraziamento dopo un colloquio, se ne hai la possibilità. Non tutti lo fanno, ma i datori di lavoro lo apprezzano.


L'invalidità nel curriculum


L’invalidità civile va inserita all’inizio del curriculum, subito dopo i tuoi dati anagrafici e di contatto (nome, cognome, data di nascita, indirizzo, e-mail e recapito telefonico). Immediatamente dopo il recapito telefonico, inserisci il riferimento all’invalidità civile. Alla fine del CV, poi, se appartieni alle categorie protette, inserirai anche un campo dal titolo “Certificazioni”, nel quale riporterai la data dell’iscrizione all’elenco del collocamento obbligatorio Legge 68/99.


Quando va inserita


L’invalidità civile va inserita nel curriculum tutte le volte in cui presenti la tua candidatura per un concorso per categorie protette o per un posto presso un’azienda privata con obbligo di riserva. Le aziende pubbliche e private con più di 15 dipendenti, infatti, hanno l’obbligo di assumere una o più persone disabili appartenenti alle categorie protette, secondo queste percentuali:


  • il 7% dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti;
  • due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
  • un lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti.


Le aziende pubbliche assolvono all’obbligo tramite bandi di concorsi pubblici. Quelle private, assumono le categorie protette tramite chiamata nominativa, attingendo alle liste per il collocamento mirato dei centri per l’impiego territoriali.


Qual è la dicitura da inserire


Se appartieni alle categorie protette, la dicitura da inserire in alto, subito dopo le informazioni anagrafiche e i recapiti, è la seguente:


“Appartenente alle categorie protette in base alla legge 68 del 1999”.


Alla fine del CV, poi, per ribadire l’appartenenza, inserirai questa dicitura:


“Iscritto all’elenco del Collocamento Obbligatorio in base alla legge 68 del 1999 il [data di iscrizione all’elenco]”.


Se, invece, non sei iscritto alle categorie protette, ma vuoi comunque inserire l’invalidità civile nel curriculum, scriverai:


“Invalido civile al (percentuale di invalidità) riconosciuto dalla Commissione medica ASL territoriale di (città) con verbale di invalidità rilasciato in data (data di rilascio del verbale).”


Quando può non essere inserita


Anche se fai parte delle categorie protette, puoi rispondere all’annuncio di lavoro di un’azienda non rivolto specificamente alle categorie protette. Quindi, puoi benissimo presentarti per una posizione lavorativa non riservata alle categorie protette, esibendo un curriculum in cui non c’è alcun riferimento alla tua disabilità. Ovviamente, questo può essere fatto solo quando la disabilità o l’invalidità non è “visibile”, altrimenti è normale che il datore di lavoro ti farà domande in merito ad essa. Alle quali tu potrai però decidere di rispondere o meno, perché trattandosi di un dato sanitario, è soggetto al diritto sulla privacy.


Perché si può scegliere


Si può scegliere perché la Legge n. 68 del 1999 agevola in ambito lavorativo le persone che sono in una condizione di svantaggio sociale. Tuttavia, non sei tenuto a iscriverti alle categorie protette o a dichiarare alle aziende la tua appartenenza a queste categorie, o ancora a dare riferimenti sulla tua disabilità, soprattutto se l’azienda non sta riservando una posizione dedicata per assolvere all’obbligo di assunzione. Tuttavia, se l’annuncio di lavoro è esplicitamente riservato alle categorie protette, presentare un curriculum in cui avrai inserito il riferimento all’invalidità, di sicuro ti agevolerebbe. Il riferimento all’invalidità civile nel curriculum, inoltre, serve al datore di lavoro con obbligo o senza obbligo di assunzione, per capire quali sono gli strumenti che può mettere a tua disposizione affinché possa svolgere la tua mansione lavorativa per persone disabili in modo da facilitarti il compito e agevolarti.


Basta il riferimento all’invalidità civile nel CV?


Diciamolo chiaramente: in alcuni casi il riferimento all’invalidità civile, nel curriculum, può agevolarti, come nel caso in cui stia partecipando a una selezione pubblica riservata alle categorie protette o rispondendo a una chiamata nominativa tramite collocamento mirato. In altri casi, può essere un’arma a doppio taglio. Da un lato, può “preparare” il datore di lavoro, che sa di aver di fronte una persona che necessita di strumenti adatti allo svolgimento della mansione presso la sua azienda. Dall’altro, purtroppo, le aziende che non hanno l’obbligo di assunzione sono molto restie ad assumere le persone disabili, in quanto la disabilità viene ancora per lo più considerata come un limite e non come una ricchezza per l’azienda. Dovevamo fare questa doverosa precisazione, perché purtroppo la situazione, in Italia, nonostante sia uno dei pochi Paesi ad avere una legge per l’inserimento lavorativo delle persone disabili, non è delle più rosee.


Chi ha la precedenza nei concorsi?


Vediamo insieme cosa sono i titoli di preferenza e quali sono le differenze con le riserve dei posti per categorie protette. Comunque sia, al di là della partecipazione o meno a un bando o a una chiamata nominativa per categorie protette, il solo riferimento all’invalidità civile nel CV non basta. Quello che ti darà la possibilità di essere selezionato da un’azienda, non sarà la dicitura specifica inserita nel CV per categorie protette, perché altri appartenenti alla stessa categorie parteciperanno alla selezione.


Chi passerà avanti?


Chi ha anche saputo presentarsi meglio. Per questo devi cercare di far capire nel modo migliore quanto potresti essere utile per quell’azienda.


Come inserire l’invalidità civile nel curriculum in sintesi


Il riferimento all’invalidità civile va inserito subito dopo i dati personali di contatto nel CV. Inoltre, se appartieni alle categorie protette, è consigliabile includere una sezione denominata “Certificazioni” che indica l’iscrizione all’elenco del collocamento obbligatorio secondo la Legge 68/99. L’invalidità deve essere menzionata nel curriculum quando ci si candida per concorsi o posizioni lavorative riservate alle categorie protette. Le aziende pubbliche e private con un certo numero di dipendenti hanno l’obbligo di assumere persone disabili in percentuali specifiche. Tuttavia, anche se si appartiene alle categorie protette, è possibile presentare un curriculum senza menzionare l’invalidità quando si risponde a un annuncio di lavoro non specificatamente rivolto a tali categorie. La scelta di includere o meno il riferimento all’invalidità civile dipende dalle circostanze e dal fatto che l’azienda stia o meno riservando una posizione per le categorie protette. Mentre il riferimento all’invalidità civile può agevolare la selezione in alcuni casi, può anche essere un’arma a doppio taglio, poiché alcune aziende sono ancora riluttanti ad assumere persone disabili. È importante evidenziare le proprie competenze e capacità che rendano l’individuo utile all’azienda nel processo di selezione, oltre a menzionare l’invalidità civile nel CV.


Dove cercare per trovare lavoro con disabilità


La ricerca di lavoro può essere difficile per tutti, ma ci sono diverse risorse che possono aiutarti a semplificarla, specialmente se hai già preparato un curriculum e sei pronto a scrivere una lettera di presentazione su misura per le aziende che ti interessano. È importante ricordare di personalizzare ogni lettera di presentazione per ciascuna azienda, evitando di utilizzare la stessa per più di una. Ecco alcune risorse utili:


  • Siti web per la ricerca di lavoro: puoi utilizzare siti web specializzati per cercare lavoro. Questi siti ti permettono di cercare annunci relativi ai lavori che ti interessano. Molte di queste piattaforme offrono anche la possibilità di iscriverti tramite e-mail e ricevere notifiche personalizzate quando vengono pubblicati annunci in linea con le tue preferenze di ricerca. In questo modo, sarai informato tempestivamente sulle opportunità e potrai valutare se inviare la tua candidatura.
  • Fornitori di servizi per disabili: se sei una persona con disabilità, in Italia ci sono servizi specializzati disponibili per aiutarti a trovare il lavoro adatto a te. Questi fornitori di servizi possono assisterti in varie fasi del processo di ricerca e assunzione. Ad esempio, possono aiutarti nella preparazione per un colloquio di lavoro, fornirti informazioni su opportunità di formazione e risorse relative al tipo di lavoro che desideri svolgere.


In generale, è importante essere attenti e preparati nella ricerca di lavoro, personalizzando la tua presentazione per ogni azienda e sfruttando le risorse disponibili online e i servizi specializzati, se necessario.


Considera di poter lavorare da casa


Negli ultimi anni, sempre più lavori possono essere fatti da casa. Questa è una buona notizia per molte persone con disabilità fisica. Se stai cercando lavoro online, puoi inviare la tua candidatura a aziende che cercano dipendenti a distanza. Questo può aiutarti a trasformare la tua disabilità in una risorsa, invece di un ostacolo. Non preoccuparti che questo possa sembrare una scelta di compromesso. Grazie alla tecnologia e all’impatto della pandemia di Covid-19, molte professioni altamente qualificate si sono spostate online, offrendo una varietà di opportunità lavorative. Puoi trovare lavoro in diverse aree senza preoccuparti che la tua disabilità possa essere un problema durante il processo di assunzione. Inoltre, se sei bravo con le lingue, le tue opportunità aumenteranno ulteriormente, poiché potrai lavorare per datori di lavoro stranieri.


Approccio positivo


Venire rifiutati per un lavoro è, purtroppo, un’esperienza comune e molte persone ricevono più risposte negative che positive quando cercano lavoro. Questo è particolarmente vero in un mercato del lavoro competitivo o quando si inviano candidature a molte aziende. È importante mantenere una prospettiva positiva durante la ricerca di lavoro e non prendere personalmente ogni rifiuto. Come abbiamo detto, ci possono essere molte ragioni per cui un’azienda potrebbe non assumere un candidato, e spesso non ha nulla a che fare con la disabilità di una persona. Alcune aziende potrebbero avere requisiti specifici che non corrispondono alle tue competenze o esperienze, mentre altre potrebbero già avere un candidato in mente. È anche vero che la mancanza di risposta da parte di un reclutatore può essere dovuta a vari motivi, come un alto volume di candidature da gestire o la scadenza dell’annuncio. Quindi, non prendere il silenzio come un rifiuto diretto. Cerca di dedicare solo una parte della giornata alla ricerca di lavoro e di bilanciarla con attività rilassanti: è un ottimo modo per gestire lo stress legato alla ricerca di lavoro. Mantenere un equilibrio nella tua vita può aiutarti a rimanere positivo e concentrato durante la ricerca di lavoro, riducendo l’ansia legata alle risposte o ai rifiuti. Infine, è fondamentale perseverare e continuare a inviare candidature anche dopo aver ricevuto rifiuti.

Il processo di ricerca di lavoro può richiedere tempo, ma con dedizione e pazienza, è possibile trovare l’opportunità giusta.


Chiedi alle aziende, non fermarti!


Quando hai una disabilità e stai cercando un lavoro, potresti avere paura di chiedere alle aziende se hanno le strutture adatte alle tue esigenze. Questa paura deriva dalla preoccupazione che potrebbe influire negativamente sulla tua candidatura. Tuttavia, è importante essere sicuri di te stessi e fare questa domanda in anticipo per scoprire se l’azienda si prende cura dei propri dipendenti in modo rispettoso e protettivo. Inoltre, è fondamentale valutare attentamente se il lavoro che stai cercando è adatto alle tue abilità e necessità. Ad esempio, se hai una disabilità fisica, potresti non ottenere il supporto necessario se cerchi di diventare una guida turistica o un autista. Pertanto, è importante fare una ricerca accurata sia sulla posizione lavorativa che sull’azienda in cui desideri lavorare. È meglio dedicare un po’ più di tempo a considerare vari aspetti piuttosto che inviare molti curriculum senza avere una chiara comprensione delle opportunità offerte. Cercare un lavoro non significa solo cercare di guadagnare soldi, ma anche costruire relazioni con altre persone. Se sei una persona con una disabilità e stai cercando lavoro, non pensare mai di essere svantaggiato. Hai le tue competenze e passioni, proprio come tutti gli altri.


Notiziario del malato - Tratto da invaliditaediritti.it - di Romina Cardia - Ottobre 2023

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