FIBROMIALGIA: SINTOMI GAMBE

FIBROMIALGIA: SINTOMI GAMBE

FIBROMIALGIA: SINTOMI GAMBE

Si parla molto di fibromialgia e sintomi alle gambe. I dolori alle gambe, infatti, sono tra i primi campanelli d’allarme di questa malattia, e anche i più diffusi. Si inizia infatti spesso ad accusare un disturbo muscolare diffuso, soprattutto alle gambe, accompagnato da stanchezza cronica e rigidità muscolare. In presenza di questi sintomi, è bene fare una visita medica per escludere o confermare la malattia. La conferma della fibromialgia deve essere fatta infatti in modo tempestivo, in modo da aiutarti il prima possibile a curare quantomeno i sintomi, visto che al momento non esiste una vera e propria cura, perché non si conosce ancora la causa esatta della malattia.


Non solo fibromialgia e sintomi alle gambe: gli altri sintomi


Come abbiamo detto, quelli alle gambe non sono gli unici sintomi della fibromialgia, anche se sono tra i primi a manifestarsi e tra i più diffusi.


Gli altri sintomi della fibromialgia sono:


  • astenia (stanchezza) cronica
  • disturbi del sonno;
  • disturbi del sistema nervoso;
  • cefalea muscolotensiva;
  • emicranie;
  • colon irritabile;
  • parestesie;
  • difficoltà di concentrazione;
  • perdita dell’orientamento;
  • difficoltà di memoria.


Chiariamo meglio a questo punto quali potrebbero essere le cause della fibromialgia e come viene fatta la diagnosi.


Quali sono le cause della fibromialgia


La fibromialgia è una condizione dolorosa che colpisce molte persone. Circa un caso su tre è ereditario, con una maggiore probabilità tra i parenti stretti.

Questo è dovuto a cambiamenti genetici che influenzano i nostri neurotrasmettitori, come la dopamina, la noradrenalina, la serotonina e il glutammato. Inoltre, lo stress svolge un ruolo importante. Vivere costantemente in ansia o in situazioni stressanti può essere una causa scatenante. Non sorprende che la fibromialgia spesso si manifesti in individui che hanno subito traumi fisici o mentali gravi o abusi durante l’infanzia. Anche se la fibromialgia non è una malattia psichiatrica, è più comune tra coloro che soffrono di depressione o problemi di sonno. Inoltre, fattori come il clima e gli squilibri ormonali possono peggiorare i sintomi, con un aumento del dolore durante i cambi di stagione, il periodo mestruale o in caso di problemi alla tiroide.


Come viene diagnosticata


La diagnosi della sindrome fibromialgica si basa sulla presenza di un quadro sintomatologico complesso che non trova spiegazione in nessun quadro clinico alternativo. Non esistono esami specifici come il sangue o le radiografie per confermare la fibromialgia, poiché non ci sono segni visibili sul tuo corpo. Tuttavia, i test di laboratorio possono aiutare a escludere altre malattie che potrebbero avere sintomi simili, come l’ipotiroidismo. In sintesi, la diagnosi della fibromialgia si basa principalmente sulla valutazione dei sintomi e l’esclusione di altre possibili cause. È importante consultare uno specialista in Reumatologia se si sospetta di avere questa malattia, poiché può essere difficile da diagnosticare, anche per i medici esperti.


Trattamento della fibromialgia


La fibromialgia è un disturbo cronico che può migliorare se si riduce lo stress. Anche con il trattamento, alcuni pazienti possono continuare a sentirsi male. Ecco cosa può aiutare:


  • allungamenti, termoterapia e massaggi;
  • gestione dello stress, come respirazione profonda, meditazione, terapia cognitiva basata sulla mindfulness;
  • farmaci per migliorare il sonno, come antidepressivi triciclici e miorilassanti;
  • farmaci per alleviare il dolore, come paracetamolo o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).


Altri suggerimenti


  • ridurre lo stress e riconoscere che non c’è una malattia grave;
  • esercizi di respirazione, meditazione, e supporto per la salute mentale;
  • allungamento dei muscoli colpiti;
  • esercizio fisico regolare, iniziando in modo graduale;
  • applicare calore o massaggiare delicatamente le zone dolorose;
  • dormire abbastanza e migliorare la qualità del sonno.


È importante migliorare il sonno evitando caffeina e stimolanti serali e assicurandosi di dormire in un ambiente tranquillo e buio. I medici possono prescrivere farmaci per migliorare il sonno, ma bisogna usarli con attenzione per evitare sonnolenza diurna. Per alleviare il dolore, si possono utilizzare antidolorifici come il paracetamolo o i FANS. Gli oppioidi non vengono usati a lungo termine. Alcuni farmaci come pregabalin, duloxetina e milnacipran possono essere d’aiuto quando parte di un piano di trattamento completo. In alcuni casi, vengono iniettati anestetici locali. Altre terapie complementari e alternative, come capsaicina, biofeedback, massaggi, ipnoterapia e interventi chiropratici, possono essere utili.


Attenzione: l’elenco dei sintomi e i suggerimenti sul trattamento della fibromialgia non sostituiscono il parere medico, per cui rivolgiti a un professionista sanitario in modo da ottenere tutte le informazioni e le cure adatte al tuo problema.


FAQ sulla fibromialgia


Esistono aiuti economici per i malati di fibromialgia?


I pochi aiuti economici per chi soffre di fibromialgia riguardano un Fondo istituito con la Legge di Bilancio 2022 e alcuni sussidi approvati a livello regionale per i malati di fibromialgia. Nel dettaglio, gli aiuti economici per la fibromialgia al momento sono i seguenti:


  • Fondo di 5 milioni di euro finalizzato allo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia, istituito con la Legge di Bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021 n. 234) presso il Ministero della Salute. Si tratta di un primo riconoscimento, destinato alla ricerca, in attesa che arrivi una risposta concreta anche per i pazienti, ovvero l’inserimento della malattia nei LEA;
  • indennità regionale per le persone affette da fibromialgia, pari a 800 euro annui, istituito in via sperimentale dalla Regione Sardegna.


Cos’è il Registro Italiano Fibromialgia?


Nel 2019, su iniziativa della SIR (Servizio Informazione Religiosa) e con il patrocinio del Ministero della salute, è stato attivato il Registro Italiano Fibromialgia, che ha finora raccolto i dati relativi a oltre 4mila pazienti reclutati in 48 centri specialistici sul territorio nazionale. Si tratta di uno dei primi registri relativi alle malattie da dolore cronico in Europa. La raccolta dei dati avviene tramite una piattaforma online nella quale sono inserite le caratteristiche anagrafiche e le informazioni cliniche relative alla qualità della vita e al regime terapeutico dei pazienti, nel rispetto di standard elevati di sicurezza e di gestione etica e legale. I dati sono mantenuti costantemente aggiornati. Come si legge sul sito SIR, questo database consente una raccolta osservazionale e prospettica dei dati clinici dei pazienti fibromialgici sul territorio. L’obiettivo è anche di ottenere uno strumento utile per la ricerca clinica sulla fibromialgia.


La fibromialgia è considerata patologia invalidante?


Considerando che la causa della fibromialgia è sconosciuta, la patologia è considerata una sindrome reumatica non tipica, e non compare nelle linee guida dell’Inps in merito al riconoscimento dell’invalidità. Tuttavia, l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ha inserito la fibromialgia tra le patologie dolorose croniche invalidanti. Anche l’Europa l’ha riconosciuta come patologia invalidante. In Italia, l’invalidità per fibromialgia è stata riconosciuta da alcune commissioni mediche Asl, come l’Asl di Varese. Insomma, il cammino per il riconoscimento della condizione invalidante non è sicuramente facile ma ormai è avviato.


Reumatologia dal web - Tratto da invaliditaediritti.it - di Romina Cardia - Novembre 2023

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