MODIFICHE AL BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE 2024

MODIFICHE AL BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE 2024

MODIFICHE AL BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE 2024

"Addio detrazione super popolare 2023: nuovo decreto-legge già approvato il 28 dicembre esclude molti interventi e limita sconto e cessione. Cosa rimane?"


A partire dal 2024, con l'entrata in vigore di un nuovo decreto-legge, non sarà più possibile utilizzare il Bonus Barriere Architettoniche 75% per interventi come il cambio di infissi o il rifacimento del bagno. Il governo ha deciso di limitare la detrazione solo a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.


Lo sconto in fattura e la cessione del credito saranno disponibili solo per lavori condominiali e per privati con basso reddito o disabili. Tuttavia, i lavori già iniziati e quelli per i quali è stato firmato un preventivo e pagato un acconto sono esclusi da queste restrizioni. I soggetti IRES non potranno beneficiare né dello sconto né della cessione del credito. La detrazione al 75% per l'abbattimento delle barriere architettoniche era stata introdotta nella legge di Bilancio per il 2022, con lo scopo di facilitare l'installazione di ascensori nei condomini o nelle villette, offrendo un'agevolazione maggiore rispetto alla detrazione ordinaria del 50%, al fine di promuovere la mobilità.


Il testo di legge prevedeva possibilità di intervento sugli "edifici", con limiti di spesa differenziati in base al numero di unità immobiliari. Questo includeva anche spese per automazione e smaltimento di vecchi impianti. Tuttavia, l'Agenzia delle Entrate, in risposta a un interpello nel settembre del 2022, ha fornito una interpretazione estensiva del bonus, estendendo la detrazione al 75% anche al rifacimento di bagni e infissi. Inoltre, ha permesso l'utilizzo di due limiti di spesa, uno per lavori condominiali e uno per lavori all'interno degli appartamenti, con una detrazione massima di 50.000 euro anche per quest'ultimi. Questa interpretazione ha permesso di ottenere il bonus anche per lavori su edifici non residenziali, aprendo la possibilità di beneficiare della detrazione anche per i soggetti IRES, come ad esempio installare un ascensore in un capannone destinato a showroom. Nel corso del 2023, il bonus barriere è diventato molto popolare, anche perché era l'unico bonus non interessato dal blocco delle opzioni di sconto e cessione introdotto a febbraio.


Tuttavia, l'aumento del successo del bonus ha sollevato preoccupazioni sull'abuso del sistema e ha portato a una stretta delle regole. Il nuovo decreto sul Superbonus, come annunciato in precedenza, limita il Bonus Barriere solo agli interventi su scale, rampe e installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici a partire dal 1° gennaio 2024. È ancora possibile ottenere lo sconto in fattura e la cessione del credito per interventi sulle parti comuni degli edifici residenziali o nelle villette, a condizione che il proprietario abbia un reddito inferiore a 15.000 euro o che ci sia un disabile nel nucleo familiare. Tuttavia, l'opzione di sconto e cessione è disponibile solo per questi casi specifici. Il decreto salva dall'obbligo di seguire la nuova normativa solo i lavori per i quali sia stata presentata la richiesta del titolo abilitativo prima dell'entrata in vigore del decreto, i lavori già iniziati (nel caso di edilizia libera) o per i quali sia stato firmato un accordo vincolante e versato un acconto sul prezzo. Il solo accettazione del preventivo non è sufficiente.


In ogni caso, è obbligatorio pagare con bonifico parlante e avere l'asseverazione del rispetto dei requisiti del D.M. 236/1989, che stabilisce le norme per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.


Notiziario del malato - Redazione reumatoide.it - Dicembre 2023

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