PATENTE SPECIALE CON ACCOMPAGNAMENTO

PATENTE SPECIALE CON ACCOMPAGNAMENTO

PATENTE SPECIALE CON ACCOMPAGNAMENTO

Posso richiedere la patente speciale con accompagnamento?


In merito alla possibilità di ottenere la patente speciale con accompagnamento è intervenuto il Ministero della Salute.

Il Ministero ha chiarito che le Commissioni mediche non possono sostenere a priori che l’indennità di accompagnamento sia incompatibile con il rilascio della patente speciale. Percepire l’assegno di accompagnamento, in sostanza, non è un motivo per essere esclusi dalla possibilità di richiedere la patente speciale, e se la Commissione medica ti nega questa possibilità solo sulla base della percezione dell’accompagnamento, puoi benissimo fare ricorso presso le Autorità preposte. Infatti, la relazione tra indennità di accompagnamento e patente di guida non è determinata dall’erogazione del beneficio economico in sé, ma dalla patologia di cui sei affetto. Solo se la tua patologia è valutata dalla Commissione pericolosa per la guida in sicurezza per te e per gli altri, al di là del fatto che percepisca o meno l’accompagnamento, ti verrà negata la possibilità di guidare.


Patente speciale e accompagnamento: quando non viene data la patente speciale?


Abbiamo visto che tra patente speciale e accompagnamento non c’è alcuna relazione, ovvero non ti può essere negata la possibilità di guidare solo perché percepisci indennità di accompagnamento. Il divieto di guida è applicato solo in presenza di determinate patologie che vengono considerate pericolose per la guida in sicurezza di se stessi e degli altri. Nel dettaglio, il Ministero della Salute, con la Circolare del 21 marzo 2016, chiarisce quando non viene data la patente speciale, ovvero in presenza di una o più delle seguenti patologie connesse all’invalidità:


  • patologie cardiovascolari;
  • diabete mellito, quando necessita di trattamento di insulina;
  • malattie endocrine gravi;
  • varie patologie del sistema nervoso (encefalite, sclerosi multipla, miastenia grave);
  • malattie del sistema nervoso associate ad atrofia muscolare progressiva e/o a disturbi miotonici;
  • malattie del sistema nervoso periferico;
  • postumi invalidanti di traumatismi del sistema nervoso centrale o periferico;
  • turbe psichiche in atto dovute a malattie;
  • traumatismi;
  • postumi di interventi chirurgici;
  • insufficienza renale (a meno che non risulti positivamente corretta a seguito di trattamento dialitico o di trapianto).


Riassumendo: non è la presenza o meno dell’accompagnamento a impedire o consentire la guida, ma il tipo di patologia, che potrebbe causare problemi a te stesso e agli altri. Una volta chiarito quando non viene data la patente speciale, vediamo come funziona la patente speciale.


Come funziona la patente speciale con accompagnamento?


La patente speciale con accompagnamento non funziona diversamente da quella presa da chi non percepisce indennità di accompagnamento. In ogni caso, il certificato di idoneità alla guida viene rilasciato a seguito i una visita presso un’apposita Commissione Medica dell’Asl, a persone affette da minorazioni anatomiche, funzionali o sensoriali, per la guida di veicoli modificati in funzione delle proprie patologie. Per ottenere la patente speciale è necessario innanzitutto effettuare una visita di accertamento dei requisiti di idoneità psicofisica da parte della Commissione Medica dell’Asl da richiedersi presentando un certificato medico su apposita modulistica: qui puoi scaricare il modulo richiesta visita patente speciale. Le minorazioni e mutilazioni fisiche oggetto di valutazione da parte della Commissione Medica, nei casi dubbi e quando espressamente previsto dal Regolamento di esecuzione dall’articolo 321 del Codice della Strada e seguenti) sono le seguenti:


  • efficienza degli arti, amputazioni, minorazioni anatomiche o funzionali a carico degli arti o della colonna vertebrale;
  • anchilosi invalidanti;
  • malattie dell’apparato visivo;
  • diminuzione della vista;
  • diminuzione dell’udito;
  • anomalie della conformazione e/o dello sviluppo somatico.


Se la Commissione Medica ha dubbi sul giudizio di idoneità alla guida, sulla base dei soli accertamenti clinici e documentali, si dovrà sostenere una prova pratica di guida su un veicolo adattato in relazione alle particolari patologie (art. 119, comma 4, del Codice della Strada).


Cosa prevede l’esame di guida per la patente speciale con accompagnamento?


Se la Commissione medica ritiene che non vi siano le condizioni per ottenere la patente speciale con accompagnamento, ovvero se soffri di una delle patologie che abbiamo elencato precedentemente, non ti verrà riconosciuta l’idoneità alla guida. Se, invece, la Commissione dà giudizio positivo ma con “riserva”, come ti abbiamo detto dovrai sostenere una prova pratica. Dopo aver ottenuto il certificato di idoneità dalla Commissione (nel quale vengono indicati i dispositivi di guida che dovrai utilizzare), puoi prepararti all’esame teorico e poi, dopo averlo superato, all’esame di pratica, con le medesime modalità d’esame delle patenti generiche. Ti puoi esercitare alla guida con qualsiasi veicolo, anche non di proprietà della scuola guida, purché abbia gli adattamenti previsti dalla Commissione Medica. È importante ricordare che il certificato di idoneità ha una validità di 90 giorni. Nella prenotazione dell’esame pratico di guida è necessario consegnare alla motorizzazione civile della tua provincia il certificato medico con le prescrizioni della Commissione Medica affinché possa essere preparata la patente appropriata per il momento dell’esame. L’esame deve essere sostenuto con un veicolo adattato in base alla tua minorazione, secondo le prescrizioni della Commissione, e con la carta di circolazione previamente aggiornata nei modi d’uso. Inoltre, al tuo fianco si deve trovare una persona abilitata in funzione di istruttore. Nel caso in cui venga superato l’esame teorico e pratico e venga conseguita la patente speciale, questa ha poi validità 5 anni. In alcuni, casi, però, possono essere indicate validità inferiori, in relazione alle patologie e alle tue specifiche condizioni.


Notiziario del malato - Tratto da invaliditaediritti.it - di Romina Cardia - Maggio 2023

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