SSN 2024: PROTESI E AUSILI

SSN 2024: PROTESI E AUSILI

SSL 2024: PROTESI E AUSILI

"A partire dal 1° aprile 2024, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) apporterà modifiche ed introduzioni all'elenco di ausili e protesi disponibili. Queste modifiche mirano a migliorare l'assistenza sanitaria fornita ai pazienti."


Lo scorso mese di agosto è stato approvato il decreto tariffe, che ha apportato modifiche alle tariffe delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e di assistenza protesica. Proprio per quanto riguarda ausili e protesi del Servizio Sanitario Nazionale, è opportuno sapere che il nuovo elenco, aggiornato rispetto alla versione datata 27 agosto 1999 (decreto numero 332 del Ministero della Sanità), entrerà in vigore a partire dal 1° aprile 2024. La revisione degli elenchi dovrebbe portare alla riduzione di discrepanze tra prescrizione e prodotto fornito all’utente. Inoltre, sono state introdotte molte novità per quanto riguarda la struttura e la descrizione dell’elenco dei prodotti, degli aggiuntivi e delle riparazioni di ausili e protesi.


Ausili e protesi del SSN dal 2024: quali sono le modifiche?


A ricevere meno cambiamenti è la categoria degli ortesi spinali, per arti superiori e delle protesi di arti superiori, anche se per quanto concerne materiali e tecniche di manifattura del prodotto personalizzato è evidente una miglioria. Nella categoria “ortesi spinali” è stato ridotto, in alcuni casi, il numero di alternative di un prodotto, in favore di alternative di qualità migliori. Nell’elenco delle ortesi per arti superiori sono stati aggiunti due prodotti nuovi: l’ortesi tipo tenodesi funzionale all’estensione del polso e funzionale per opposizione e presa del primo, secondo e terzo dito).


Per quanto riguarda le protesi degli arti inferiori e superiori, l’innovazione più significativa è legata ai materiali utilizzati (resina, titanio, fibra di carbonio), che sono più moderni, resistenti e aumentano la qualità della vita di chi le utilizza. A ricevere una miglioria maggiore sono le categorie degli ausili per la mobilità personale, gli ausili per le terapie personali, per la comunicazione e informazione e per la domotica, con l’inserimento nel comparto mobilità di scooter elettrici a quattro ruote, carrozzine elettriche a sei ruote e carrozzine bariatriche.


Ausili e protesi del SSN dal 2024: l’elenco delle nuove prestazioni


Di seguito vi elencheremo alcune delle nuove prestazioni previste per l’assistenza protesica, erogate ai cittadini:


  • ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità);
  • apparecchi acustici a tecnologia digitale;
  • attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso);
  • posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie;
  • barella adattata per la doccia;
  • scooter a quattro ruote;
  • carrozzine con sistema di verticalizzazione;
  • carrozzine per grandi e complesse disabilità;
  • sollevatori fissi e per vasca da bagno;
  • sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli);
  • carrelli servoscala per interni;
  • arti artificiali a tecnologia avanzata;
  • sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.


Ausili, protesi e ortesi: quando spettano?


Gli ausili, le protesi e gli ortesi gratuiti, garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale, sono una delle agevolazioni previste per chi è stato riconosciuto invalido civile.

Questi dispositivi sono specificati nel nomenclatore dell’assistenza protesica, parte integrante dei Livelli essenziali di assistenza e vengono riconosciuti con un’invalidità civile pari o superiore al 34%.


Cosa sono protesi, ortesi e ausili?


Le protesi e gli ortesi sono apparecchiature che sostituiscono le parti del corpo mancanti o non funzionanti, per supplire o migliorare le funzioni compromesse. Parliamo, ad esempio, di apparecchi acustici, protesi oculari su misura, busti e corsetti, e così via. Gli ausili, invece, sono strumenti utili al compimento di azioni difficili o impossibili da eseguire, come girelli o carrozzine.


Chi paga ausili, protesi e ortesi?


Anche se chi paga le protesi è il SSN, devi sapere che il nomenclatore a cui fa riferimento il Servizio Sanitario non include qualunque tipo di dispositivo in commercio, ma descrive in generale i tipi di dispositivi che i medici di base e gli specialisti possono prescrivere a spese delle Asl, precisando:


  • le condizioni in cui possono essere prescritti;
  • i limiti di erogabilità;
  • le tariffe di rimborso previste.


Di conseguenza, i dispositivi descritti nel nomenclatore non sono sempre forniti del gratuitamente ai pazienti, né sono prescrivibili in tutte le condizioni di salute.


Faq su ausili e protesi


Chi ha la protesi al ginocchio ha diritto all’invalidità?


Chi ha una protesi al ginocchio, ha diritto a presentare domanda per l’invalidità civile, ma non riuscirà ad avere accesso a una delle due prestazioni economiche previste per invalidi parziali (dal 74 al 99% di invalidità) e per invalidi totali (100% di invalidità). Secondo quanto riportato nelle tabelle del ministero della Salute, con il codice 7412, alla voce “amputazione di ginocchio”, la percentuale di invalidità riconosciuta è del 55%.


Con una protesi all’anca si ha diritto all’invalidità civile?


Sì, l’invalidità civile con protesi all’anca è prevista dalle tabelle ministeriali contenute nel DM 5 febbraio 1992, nel dettaglio alla voce 7223 “esiti di trattamento chirurgico con endoprotesi d’anca”.


Qual è l’attesa media per la consegna di ausili per disabili in Italia?


L’attesa media per la consegna di ausili per disabili in Italia varia significativamente. Il 50% delle persone con disabilità che hanno fatto una richiesta al Sistema Sanitario Nazionale (SSN) deve attendere dai 3 ai 6 mesi prima di ricevere l’ausilio necessario. Questo ritardo evidenzia un problema serio nel sistema, soprattutto considerando la fondamentale importanza di tali ausili per la vita quotidiana delle persone disabili.


Quale percentuale di persone deve pagare un’integrazione per gli ausili?


Nella stessa indagine, è emerso che al 43,5% dei pazienti è stato chiesto di pagare un’integrazione di tasca propria per la consegna dell’ausilio. In particolare, nel 41,3% dei casi, questa integrazione era del 10% o più del costo totale dell’ausilio. Questo dato mette in luce ulteriori fardelli finanziari per le persone disabili, che spesso sono già in situazioni economicamente precarie.


Diritti del malato - Tratto da invaliditaediritti.it - di Carmine Roca - Dicembre 2023

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